Allattamento al seno: vantaggi e proprietà

Se hai appena iniziato l’allattamento al seno stai facendo la cosa giusta per il tuo bambino. L’allattamento al seno ha infatti numerosi vantaggi, nonché il latte materno ha molteplici proprietà, preziose per la salute del tuo bambino.

Latte materno: composizione e proprietà

Pediatri e nutrizionisti sono d’accordo nel definire che il latte materno rappresenti il miglior alimento per i neonati. Il latte materno è, infatti, un alimento completo. Contiene almeno 400 sostanze nutritive e fornisce tutti i nutrienti di cui i neonati hanno bisogno nella prima fase della loro vita, come per esempio certi acidi grassi polinsaturi, proteine, ferro assimilabile.

In media (la composizione del latte materno può variare da persona a persona e dall’inizio alla fine del periodo di allattamento) è composto all’incirca dall’1-2% di Proteine, dal 3-5% di Grassi, dal 6.5-10% di Carboidrati e dal 2%° di Sali, il resto, ovvero dall’81% all’87% è acqua.

Inoltre, contiene sostanze bioattive e immunologiche che non si trovano nei sostituti artificiali e che invece sono fondamentali sia per proteggere il bambino da eventuali infezioni batteriche e virali, sia per favorire lo sviluppo intestinale. Fra queste sostanze abbiamo i fermenti lattici, in particolare i Lattobacilli che sono presenti in elevate concentrazioni.

Allattamento al seno: vantaggi

I bambini allattati al seno dalla nascita hanno molto meno probabilità di essere malati nel loro primo anno di vita. Vedi anche: Aumentare le difese immunitarie nei bambini.

È infatti ormai condiviso a livello internazionale e secondo l’OMS che l’allattamento al seno:
• riduce l’incidenza e la durata delle gastroenteriti
• protegge dalle infezioni respiratorie
• riduce il rischio di sviluppare allergie
• migliora la vista e lo sviluppo psicomotorio
• migliora lo sviluppo intestinale e riduce il rischio di occlusioni

L’allattamento al seno aiuta inoltre a costruire un legame speciale tra la mamma e il suo bambino.
Inoltre, nel lungo periodo, può aiutare il bambino a rimanere in buona salute. Gli studi hanno dimostrato che gli adulti che sono stati allattati al seno da neonati, rispetto a quelli che sono stato alimentati con latte artificiale avevano:

• la pressione sanguigna più bassa
• livelli di colesterolo più bassi
• meno probabilità di diventare obesi

L’allattamento al seno è un bene anche per la mamma, in quanto può contribuire a:
• ridurre il rischio di cancro della mammella prima della menopausa e il cancro dell’ovaio
• ridurre il rischio di osteoporosi
• prolungare il periodo di infertilità post parto
• favorire la perdita di peso e il recupero del peso forma

Allattamento al seno: fino a quando?

Le neo-mamme si chiedono spesso: ma fino a quando dovrò allattare al seno?
Secondo le indicazioni dell’OMS (Organizzazione mondiale della sanità), dell’Unicef e dell’Unione Europea, recepite anche dal nostro Ministero della Salute, tutti i bambini dovrebbero essere esclusivamente allattati al seno almeno fino ai primi sei mesi di vita. L’allattamento al seno dovrebbe poi continuare oltre, secondo il desiderio della mamma e del bambino.

Si consiglia infatti di proseguire l’allattamento al seno dopo che il bambino abbia iniziato lo svezzamento, fino alla fine del suo primo anno e oltre, se si desidera.

La maggior parte delle mamme sceglie di allattare al seno tra i 3 e i 12 mesi, e alcune scelgono di allattare al seno oltre il primo anno (allattamento al seno prolungato). Molto dipende dalle circostanze individuali e come ci si sente emotivamente.

Ma se non puoi o non vuoi allattare, dare al bimbo il latte artificiale è una scelta comunque valida, sebbene gli specialisti confermano come il latte materno rappresenti in ogni caso, quando possibile, la soluzione migliore per il neonato.

Fonti: Ministero della Salute – Allattamento al seno