Bonus Bebé 2015 alle neomamme

Importante: leggi il nuovo articolo che abbiamo pubblicato dedicato al Bonus Bebé 2017

A fronte del perdurare della crisi economica, sempre più famiglie italiane si trovano in difficoltà a causa dei costi legati al mantenimento di un figlio.
Tali preoccupazioni sembrano essere condivise dal presidente del Consiglio Matteo Renzi: in una recente intervista televisiva rilasciata nel talk show domenicale Domenica Live, Matteo Renzi tra le varie dichiarazioni ha annunciato l’introduzione dal 1 gennaio 2015 di un Bonus Bebé destinato alle neomamme.

Il provvedimento in sé non è una novità.
Nel 2006, l’allora governo Letta aveva stanziato i fondi per un bonus bebé per il periodo 2013-2015 (Vedi anche: Bonus Bebé 2013).
Il provvedimento era destinato alle neomamme lavoratrici con lo scopo di permettere la ripresa del lavoro subito dopo la maternità.
Per questo, un assegno mensile di 300 euro era devoluto loro sulla base della partecipazione ad un apposito bando indetto dall’INPS; l’assegno era inteso come un aiuto per finanziare il pagamento di un asilo nido o di una baby-sitter, al fine di permettere alle neomamme di tornare a lavorare.
Il governo Renzi riprende quindi un’iniziativa già testata precedentemente, dotandola però di nuovi contenuti ed ampliandone la base dei beneficiari.

Prima di elencare i diversi punti del provvedimento, è bene ricordare che il bonus bebé previsto dal Presidente del Consiglio si basa su una sezione della legge di stabilità, un testo ancora allo studio delle camere e dunque non definitivo.
Eventuali modifiche al testo potrebbero quindi emendare alcuni dei dettagli riportati.

Per il momento, la prima novità di rilievo interessa la somma del contributo statale.
L’importo previsto per il Bonus bebé ammonta a 80 euro, sommabili alla precedente iniziativa che ha visto il governo Renzi concedere 80 euro netti in busta paga a chi ha un reddito annuale netto inferiore ai 26 mila euro.
Esso è inoltre previsto per ogni bambino nato a partire dal 1 gennaio 2015 fino al 31 Dicembre 2017, anche per i bambini adottati, e sarà erogato su base mensile fino al compimento del terzo anno d’età.
La seconda novità interessa i criteri di assegnazione del bonus bebé 2015.
I nuclei familiari con reddito inferiore a 90 mila euro lordi annui potranno farne richiesta; chi ha un introito annuale superiore potrà beneficiarne a partire dal terzo figlio.
A questo criterio deve aggiungersi anche il calcolo Isee, che deve essere inferiore a 30 mila euro netti annui.
Il bonus è destinato a qualsiasi cittadino residente in Italia, senza distinzione, dunque, di nazionalità.

Le reazione degli schieramenti politici non si sono fatte attendere e a chi sottolinea le buone intenzioni del bonus bebé 2015, si oppone chi lo giudica inconsistente.
Per il momento, le future neomamme non possono che attendere la promulgazione della legge per poterne verificare i dettagli.