Come fare il bagnetto al neonato

Per me, mio marito e nostro figlio il bagnetto ha costituito una vera e propria svolta che ha cambiato le qualità delle nostre serate. Fino a quando aveva circa quattro mesi infatti era impossibile fare il bagnetto serale al mio piccolo, che scoppiava a piangere non appena toccava l’acqua.
Avevamo quindi risolto con delle rapide docce al momento del cambio del pannolino, utilizzando soprattutto il lavandino. Non solo la sera era difficile immergerlo nella sua vaschetta da bagno, ma passava il tempo a piangere, probabilmente per le coliche, circa dalle 21.00 fino a mezzanotte. Sì, avevamo anche l’orario fissato del pianto e vi lascio immaginare come andavamo a dormire tutti e tre stremati.
Dopo le vacanze di Natale (mio figlio è nato a settembre, quindi aveva circa quattro mesi), grazie ad alcuni accorgimenti su come fare il bagnetto al neonato che vi racconterò nel post, siamo riusciti a fargli il bagnetto serale, lui ha smesso di piangere per ore tutte le sere e le nostre orecchie da allora si riposano.

Il bagnetto del neonato
Capire come fare il bagnetto del neonato è molto importante per rendere quest’esperienza positiva e rilassante per il bebè, ideale da fare prima di andare a nanna. Io e mio marito avevamo sbagliato completamente impostazione ed è questo il motivo per cui era impossibile immergere nostro figlio nella vasca del bagnetto.
Infatti lo immergevamo nell’acqua, sempre sostenendolo ovviamente, di schiena e in questo modo lui sentiva il contatto con l’acqua senza vedere cosa accadeva e sopratutto non sentendosi più protetto.
Per mio figlio fino a circa otto mesi è stato molto importante sentirsi sempre protetto dall’abbraccio della mamma e del papà e questo valeva anche durante il bagnetto. Abbiamo provato a sostenerlo dalla pancia, tenendo le sue braccia ben raccolte, e a immergerlo nella vaschetta di pancia e nella nostra esperienza questa posizione è stata decisamente più funzionale. Infatti non ha pianto e si è abbandonato rilassato all’acqua tiepida.
Inizialmente lo abbiamo mantenuto in questa posizione per tutta la durata del bagnetto, poi con il tempo ha preso confidenza e siamo riusciti a girarlo per poterlo lavare più comodamente, mantenendo sempre la testa fuori dall’acqua. Ho sempre utilizzato un detergente delicato specifico, senza spugnetta perché quando l’ho utilizzata mio figlio ha cercato in tutti i modi di succhiarla e morderla.

Il primo bagnetto del neonato
vaschetta bagnetto neonatoFino a quando il cordone ombelicale non si sarà staccato e la ferita rimarginata, il neonato non può essere immerso nell’acqua.
In ospedale mi avevano insegnato a fargli una rapida doccia con il doccino della vasca, sostenendolo dalla pancia in modo da tenere riparato l’ombelico, in attesa di poterlo immergere. Quando l’ombelico sarà guarito potrete fare il primo bagnetto al vostro neonato. Io avevo documentato il primo bagnetto di mio figlio con tante foto (fatte dalla zia presente) e anche se dalle foto si capisce che lui continuava a piangere, sono felice di poter conservare questo ricordo.
Ho cercato di non fargli mai fare troppi sbalzi di temperatura, quindi i primi bagnetti li ho allestiti in cucina, appoggiando la sua vaschetta sul tavolo, asciugandolo e vestendolo sempre nello stesso ambiente, caldo e confortevole.
Poi ci siamo spostati in bagno, inserendo la sua vaschetta nella vasca da bagno. Vedi anche: La vaschetta per il bagnetto del neonato
Nella foto vaschetta per il bagnetto Tippitoes BM3.

Temperatura per il bagnetto del neonato

termometro bagnetto neonatoA proposito di sbalzi di temperatura, questo discorso vale anche per la preparazione dell’acqua, un passaggio importante di come fare il bagnetto al neonato. La temperatura ideale consigliata è 37 grandi, simile a quella corporea e quindi la più adatta per un neonato. Noi solitamente preparavamo il bagnetto prima di iniziare a svestire il bimbo, operazione che richiedeva qualche minuto visto che non sempre si dimostrava collaborativo, per questo sia io che mio marito abbiamo sempre portato l’acqua a 38 gradi, così per quando immergevamo il piccolo la temperatura era ottimale. Anche se come mamma istintivamente l’acqua a 37 gradi mi sembrava troppo fredda, sopratutto in pieno inverno, mi sono dovuto ricredere: un paio di gradi in più e mio figlio si spaventava e non voleva entrare nel bagnetto. Nella foto termometro da bagnetto a forma di tartaruga.

Bagnetto del neonato: prima o dopo la poppata?

giocattolo per il bagnettoAvrà digerito o è meglio aspettare ancora? Me lo sono chiesta tante volte mentre imparavo come fare il bagnetto al neonato. Nella mia esperienza il momento giusto per fare il bagnetto a mio figlio è stato un’ora circa dopo l’ultima poppata. Mio figlio ha smesso di piangere la sera grazie al bagnetto fatto nel modo giusto, quindi lo abbiamo collocato sempre dopo la poppata, creando un vero e proprio rito della buona notte, che manteniamo tuttora. Solitamente faceva l’ultima poppata intorno alle 20.00, dopo la nostra cena mio marito si metteva un po’ sul tappeto a giocare con lui e alle nove iniziavamo il rito della nanna, che si apriva con il bagnetto. In quel momento si è sempre divertito, anche grazie ai giochi da bagnetto che abbiamo utilizzato, poi iniziavamo a calmarlo mettendo la crema idratante con un massaggio, per finire con il pigiamino e un po’ di coccole prima di dormire nel suo lettino. Nella foto giocattolo per il bagnetto Tigex Captain Duck.

Per approfondire l’argomento come fare il bagnetto al neonato: 

la vaschetta per il bagnetto del neonato