Con il termine “acquaticità” si intende la disposizione di un individuo a trovarsi a suo agio nell’acqua. Sviluppare questa inclinazione fin da piccoli è molto importante, ed è possibile farlo attraverso l’acquaticità neonatale, ovvero corsi di nuoto per genitori e neonati.
I corsi di acquaticità neonatale, negli ultimi anni, si stanno sempre più diffondendo, organizzati sia da piscine private che pubbliche. Il nuoto neonatale è consigliato sin dal terzo mese di vita, se la piscina è attrezzata per mantenere l’acqua a 33 °C; altrimenti, se l’acqua ha una temperatura di 30 °C, a sei mesi.
Esistono comunque corsi per diverse fasce di età neonatale che vanno anche dai 0 ai 4 mesi, da 4 a 6 mesi, fase durante la quale il neonato è capace di adattarsi a temperature dell’acqua leggermente inferiori ai 36 gradi. Per passare poi al nuoto neonatale che va dai 7 ai 12 mesi e a quelli dai 12 ai 18 mesi.
Fino ai tre anni i corsi sono tenuti con genitore e bambino.
I benefici per il neonato sono innumerevoli vediamo quindi a cosa serve e quali sono i benefici.
Acquaticità neonatale: a cosa serve
L’acquaticità neonatale ha lo scopo di aiutare il neonato a conoscere l’ambiente acquatico in modo graduale, sfruttando la sua predisposizione per lo stare in acqua, d’altronde è stato immerso nel liquido amniotico per 9 mesi.
Il nuoto neonatale aiuta a rafforzare il sistema cardiorespiratorio e a migliorare la motricità sviluppando l’apparato scheletrico e aumentando la tonicità dei muscoli. Vedi anche: Lo svilippo psicomotorio nei primi 2 mesi di vita del neonato
Serve quindi allo sviluppo:
- psico-fisico;
- della manualità;
- della mobilità;
- dell’equilibrio.
Questi aspetti permettono quindi di aiutare il bambino ad avere una buona coordinazione motoria, ovvero la capacità che permette di eseguire qualsiasi movimento in modo più efficace, si ha poi la propriocezione, l’insieme delle funzioni deputate al controllo della posizione e del movimento del corpo e la cinestesia, la sensibilità muscolare che fornisce consapevolezza dei propri muscoli e dei loro movimenti.
In ultimo ma non meno importante aiuta il neonato a non avere paura dell’acqua.
Acquaticità neonatale: benefici
Come abbiamo detto i benefici dell’acquaticità neonatale sono molteplici identificati come segue:
- il bambino impara a muoversi in modo autonomo in acqua rafforzando indirettamente la fiducia nelle proprie capacità;
- sviluppo muscolare tonificando il corpo;
- rafforza la struttura ossea e aiuta anche la postura;
- la collaborazione genitore-bambino durante questi corsi permette di rafforzare l’unione e la complicità;
socializzazione con altri bambini, tramite il contatto diretto nell’acqua; - favorisce il rilassamento;
- stimola l’appetito, soprattutto nei bambini più inappetenti.
In conclusione i corsi di acquaticità neonatale apportano benefici sia dal punto di vista fisico che psicologico aiutando il bambino a crescere e a rapportarsi col mondo esterno.
Non dimenticatevi che per portare in piscina i bambini questi devono utilizzare i pannolini acquatici per la piscina, monouso o riutilizzabili.