Curve di crescita

Quando si diventa genitori si sente spesso parlare di curve di crescita e tabelle crescita altezza e peso, molti genitori si preoccupano ma di cosa si tratta?
La crescita del neonato viene monitorata dai pediatri partendo da un esame obiettivo dello stato di salute generale e poi prendendo le varie misurazioni di peso, altezza e circonferenza cranica.

Vedi anche: Crescita del neonato: peso e lunghezza

Una volta effettuato il calcolo in base alle misure del neonato, individuato di conseguenza il percentile del neonato lo si segna su una tabella di crescita, e nel valutare il percorso di crescita dei bambini nel tempo si delinea la curva di crescita del neonatosingolarmente considerato.

Curva di crescita: a cosa servono?

Attraverso le curve di crescita è possibile confrontare il peso con l’altezza del bambino sulla base di misurazioni statistiche effettuate in questo caso dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità. Queste curve di riferimento sono chiamate  Tanner-Whitehouse, curve che identificano delle linee, dette percentili, che definiscono il range considerato normale e accettabile a seconda dell’età.
I percentili altro non sono che il rapporto delle misure del neonato altezza, peso e circonferenza cranica confrontati con quelle di un campione di 100 bambini della stessa età.
La congiunzione dei punti del grafico permette di ricavare la curva di crescita del bambino. Se la curva ha un andamento parallelo rispetto al grafico indica una crescita regolare, nel caso contrario evidenzia delle anomalie che possono far pensare a:
  • obesità;
  • mancanza di crescita ossea;
  • bassa statura;
  • malnutrizione;
  • problemi di assimilazione dei nutrienti;
  • celiachia;
e molto altro ancora che valuterà il pediatra. Lo stesso pediatra consiglierà se rivolgersi a uno specialista per approfondire la situazione.
Sino ai 2 anni di età il bambino, solitamente, cresce in maniera rapida, a seguire potrebbe verificarsi una crescita a “singhiozzo” dovuta a diversi fattori:
  • malattie infantili;
  • mancanza di appetito;
  • inserimento in nuovi ambienti come l’asilo che può creare uno sconforto affettivo;
  • condizioni climatiche.
Superate le condizioni sopra indicate in cui il bambino trova poi una sua nuova stabilità, tutto si ristabilizza e si ha avrà un recupero naturale, per questo dopo i 2 anni i controlli di crescita vengono eseguiti 1 o 2 volte l’anno salvo casi particolari.
Le curve percentili dell’Oms prevedono degli standard di crescita per i bambini dalla nascita ai 5 anni di età e sono usate in 140 Paesi, oppure curve percentili prodotte localmente in oltre 100 diverse aree geografiche e tengono in considerazione anche l’etnia.
A seguire vi forniamo le due tabelle di crescita fornite dall’OMS.

Tabella crescita altezza OMS

Eco le tabelle di crescita dell’OMS per l’altezza da 0 a 2 anni per maschi e femmine.


Tabella crescita peso OMS

Eco le tabelle di crescita dell’OMS per il peso da 0 a 13 settimane per maschi e femmine.

La crescita di peso nelle prime 13 settimane (femmine) secondo l’OMS

La crescita di peso nelle prime 13 settimane (maschi) secondo l’OMS
Concludiamo ricordando che è necessario considerare  che ogni bambino ha i suoi tempi e un modello soggettivo di crescita influenzato da diversi fattori quali:
  • la salute;
  • il peso alla nascita;
  • l’età gestazionale;
  • eventuali patologie genetiche;
  • stato nutrizionale generale;
  • la statura e la costituzione dei propri genitori.

Ogni bambino ha le sue potenzialità di sviluppo scritte nel patrimonio genetico personale, i genitori hanno il compito di mettere a disposizioni dello stesso le condizioni ideali perché queste si sviluppino nel miglior modo possibile.