Neonati e bambini, sì al sole con cautela

neonati e i bambini hanno una capacità di adattamento limitata rispetto all’adulto alle temperature elevate, per questo, se si portano i bambini all’aperto bisogna pensare a proteggerli dal caldo e dalle esposizioni dirette alle radiazioni ultraviolette del sole, attuando una serie di accorgimenti indispensabili. Non basta, infatti, pensare di non entrare in contatto diretto con la luce, bensì è necessario conoscere e seguire importanti regole, al fine di tutelare la salute e l’incolumità di grandi e piccini.

In primo luogo è necessario vestire i più piccoli con abiti leggeri, lasciando ampie superfici cutanee scoperte, e munirli sempre di cappelli e visiere.

In seconda battuta, prima di uscire di casa è prassi indispensabile idratare la pelle del bambino con un prodotto solare ad alto fattore di protezione, come il latte solare Mustela, dotato di nuovo sistema di filtri organici fotostabili di nuova generazione assicura una protezione molto alta contro i raggi UVB (indice SPF 50+) e UVA adatta al derma delicato di neonati e bambini. Offre una protezione cellulare rafforzata, preserva le difese naturali della cute e aiuta a prevenire i danni provocati dal sole, grazie a principi attivi vegetali derivanti dall’avocado, associati alle proprietà antiossidanti della vitamina E. Rafforza la barriera cutanea grazie alla presenza di olio di avocado e limita la disidratazione.

Una difesa ancora più efficace è lasciare i bambini all’ombra, soprattutto durante le ore più calde, in cui i danni causati dai raggi solari sono particolarmente pericolosi. Durante le ondate di caldo, inoltre, occorre dedicare attenzione agli infanti con problemi di salute come malattie cardiache, circolatorie, respiratorie e asma, perché particolarmente sensibili alle ondate di calore e ai valori elevati di ozono. Ricordarsi infine che diarrea e patologie del sistema nervoso aumentano il pericolo di ipertermia e disidratazione. Sottovalutare questi sintomi potrebbe rivelarsi molto pericoloso.

Al fine di monitorare accuratamente la salute del bambino è consigliabile controllare la temperatura corporea e rinfrescare delicatamente il corpo con una doccia tiepida o panni umidi. Tale operazione si deve ripetere costantemente. In parallelo, ricordarsi di fare bere acqua, non fredda, in piccole quantità, lentamente e molte volte al giorno, anche per compensare le perdite di liquidi dovute alla sudorazione. In caso di febbre, il fabbisogno di acqua deve essere ancora più rilevante.

Molto importante è evitare passeggiate o attività ludiche nelle ore centrali della giornata, e in ogni caso ricordarsi di idratare la pelle dei bambini con solari ad alta protezione sulle parti scoperte del corpo, nonché proteggere il capo con un cappellino. All’occorrenza è consigliabile rinfrescare periodicamente il capo con acqua e preferire sempre zone ombreggiate per preservare il benessere dei bambini.

Un consiglio per le neomamme, inoltre, è quello di non esporre alla luce diretta i neonati sotto i sei mesi di vita. È bene sapere che, anche sotto l’ombrellone, non si è protetti dal caldo, né dai raggi solari, che comunque filtrano attraverso i parasole posizionati in spiaggia.

Un altro comportamento scorretto, superficiale, nonché deleterio è lasciare i figli incustoditi in luoghi chiusi poco protetti dal caldo e dall’esposizione ai raggi solari, come tende da campeggio o in macchina, specialmente durante le ore calde del giorno. Purtroppo a ricordare le conseguenze irreversibili di questo modus operandi sono i diversi episodi di cronaca che documentano centinaia di decessi neonatali dovuti a ipertermia, ossia un forte aumento della temperatura corporea che può verificarsi a causa di particolari condizioni climatiche tipiche dell’estate, ovvero alta temperatura dell’aria, alta umidità e prolungata esposizione al sole.

Quindi se vogliamo esporre al sole i più piccoli, usiamo massima cautela e buon senso, utilizzando sempre la protezione solare più corretta anche quando sembra che il sole non sia troppo forte.