Come si fa a far fare il ruttino al neonato

Il ruttino nei neonati

Con i bambini anche le operazioni più semplici, come lo smaltimento di un po’ di aria nello stomaco, richiedono informazione specifica e tanta pratica.

Così anch’io come ogni mamma alle prime poppate, ho cercato di capire se il mio piccolo avesse bisogno di fare il ruttino. Ma perché è importante capire come si fa a far fare il ruttino al neonato e di cosa si tratta? Quando il neonato succhia troppo velocemente il latte oppure, nel caso dell’allattamento con biberon, quando le labbra del neonato non aderiscono perfettamente alla tettarella del biberon, è possibile che insieme al latte il neonato succhi anche un po’ d’aria, che finisce nello stomaco, provocando qualche fastidio al bebè.

Il ruttino dopo poppata

Se il vostro bimbo ingerisce un po’ d’aria insieme al latte potrebbe quindi aver bisogno di fare il ruttino dopo poppata. Attenzione a non disperarvi se non succede niente e se, per quanto aiutato, il vostro bimbo non fa il ruttino: non sempre è necessario farlo e se serve il neonato ve lo farà capire, magari inarcando la schiena o mostrandosi inquieto subito dopo la poppata.  Essendo stato allattato al seno, mio figlio faceva raramente il ruttino dopo la poppata, sopratutto nei primi mesi in cui la suzione era lenta e quindi non ingeriva molta aria. Verso i quattro mesi ha iniziato a succhiare più velocemente e quindi a fare i primi ruttini dopo la poppata.

Ruttino del neonato: come fare

La posizione classica consigliata a chi vuole capire come si fa a far fare il ruttino al neonato è quella in cui bambino viene tenuto in braccio con la testa appoggiata alla spalla dell’adulto che lo sostiene, in modo da essere tenuto dritto: una volta posizionato bene il neonato, fategli dei massaggi alla schiena dal basso verso l’alto, alternati a dei dolci e leggeri colpetti, per favorire il ruttino. Il massaggio alla schiena può essere fatto anche mantenendo il bebè seduto sulle ginocchia, con la spalle perpendicolari al busto dell’adulto, sostenendolo dalla pancia. Facendo pratica capire come il vostro bimbo è più comodo e quale posizione lo aiuta di più a fare il ruttino.

Anche se non mi sembrava dovesse fare il ruttino, di solito dopo la poppata mettevo comunque mio figlio nella posizione classica per il ruttino, per agevolare la digestione ed aiutarlo ad espellere eventuali rigurgiti. Inoltre il massaggio alla schiena è una dolce coccola che prolunga il momento rilassante dell’allattamento e che accompagna il bambino verso la nanna, soprattutto nei primi mesi quando i pisolini tra una poppata e l’altra sono molto frequenti.

Ruttino e rigurgito

Talvolta il ruttino è accompagnato anche da un rigurgito, con cui il bambino espelle la quantità di latte in eccesso. Per questo motivo è meglio ricordarsi di mettere una salvietta o un panno morbido sulla spalla su cui far appoggiare la testa al neonato per fare il ruttino, in modo da non trovarsi con la maglietta da cambiare ad ogni poppata (avrete già da fare tante lavatrici per i suoi body e tutine sporchi…dopo che vi avrà colto di sorpresa un paio di volte ve lo ricorderete sempre!). Se mio figlio faceva il rigurgito a ridosso delle poppate non mi preoccupava, perché è fisiologico, diversamente quando ha fatto dei rigurgiti lontani dai pasti ho sempre consultato il pediatra.

Ruttino nel neonato addormentato

Soprattutto dopo le poppate notturne, mi è capitato qualche volta di mettere mio figlio a dormire nella culla e sentirlo lamentarsi poco dopo, un po’ agitato. In alcuni casi aveva semplicemente bisogno di fare il ruttino, che non aveva fatto subito dopo la poppata, anche se lo avevo messo nella posizione classica facendo il massaggio. Solitamente bastava prenderlo in braccio, tenendolo dritto, e faceva immediatamente il ruttino, sprofondando di nuovo nel sonno. Dopo questi episodi ha prolungato un po’ il momento del massaggio alla schiena dopo le poppate di notte, in modo da assicurarmi che non avesse bisogno di fare il ruttino.

Appena terminata la poppata, oltre a ruttino e rigurgito, si può manifestare anche il singhiozzo, un fenomeno che a volte interessa il bambino quando è ancora nella pancia della mamma. Se vi interessa approfondire il tema ecco l’articolo: singhiozzo nel neonato.